In bici, lungo un cammino, in un borgo. Il decalogo della vacanza “undertourism”. Anche d’agosto

Il decalogo dell’undertourism per vacanze lontane dal turismo di massa. Dieci idee per viaggi slow, che privilegiano mete vicine, poco conosciute e meno affollate, spesso visitabili a piedi o in bicicletta. Per sfuggire alla frenesia del mordi-e-fuggi.
Stradine solitarie, piazzette deserte nella canicola estiva, piccoli musei poco frequentati. È l’undertourism, neologismo di origine anglosassone nato intorno al 2019 che, in contrapposizione all’overtourism, indica la tendenza a preferire vacanze in località meno note, non affollate, spesso di prossimità, quindi raggiungibili senza aereo. Un turismo lento, consapevole, rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali. Ecco dieci idee, suggerite dagli esperti di Altroconsumo, per un viaggio sostenibile, ma non meno interessante.
1. Viaggiare in biciclettaPer programmare una vacanza sulle due ruote non occorre essere ciclisti provetti. Pedalare è, infatti, alla portata di tutti, a patto di selezionare percorsi adatti al proprio livello di allenamento. La scelta è davvero ampia: si va dai tour dedicati alle famiglie a quelli destinati ai cicloturisti esperti, dai tragitti brevi a quelli a tappe, dagli itinerari immersi nella natura a quelli che permettono di visitare borghi e città.
Sul sito di BikeItalia, per esempio, si possono trovare tante proposte per percorrere in bici la nostra penisola. Chi, invece, preferisse fare un giro in Europa può consultare il portale di European cycle route network (EuroVelo), la rete di 17 piste ciclabili che attraversano e collegano l'intero continente.
2. Scegliere i piccoli borghiÈ stato Militello in Val di Catania, paesino siciliano, a conquistare il titolo di Borgo dei Borghi 2025. L’anno precedente, invece, il riconoscimento era stato tributato a Peccioli, perla incastonata in provincia di Pisa. Ogni anno partecipano alla sfida venti località, una per ciascuna regione, centri che racchiudono un prezioso patrimonio storico, ricco di tradizioni culturali ed enogastronomiche. Per orientarsi nella miriade di piccole meraviglie che punteggiano il nostro Paese, basta cliccare sul sito dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, nata nel 2002. Sulle pagine web si possono anche trovare pacchetti che offrono varie esperienze di soggiorno. Qualche esempio? Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia; Specchia, nel Salento; Bosa, nei pressi di Oristano.
3. Partecipare a un camminoLe vacanze estive possono rappresentare anche l’occasione giusta per contrastare la sedentarietà. Tra passeggiate, itinerari a tappe, trekking un po’ più impegnativi, il turismo escursionistico slow mette a disposizione molte possibilità. Dando un’occhiata al sito della Compagnia dei Cammini (cammini.eu), associazione nazionale attiva da circa trent’anni che propone e valorizza percorsi in Italia e in Europa, si possono trovare idee e consigli. Tra i tragitti certificati, figurano il Cammino dei Briganti, la Via Cretese, il Sentiero Spallanzani, il Sentiero dell’Inglese, la Via del Tratturo. Nell’anno del Giubileo si può anche scegliere di percorrere uno dei tanti pellegrinaggi, occasione di riflessione e spiritualità: dal Cammino di San Colombano alla Via di Francesco, fino al Cammino di San Vicinio.

Chi apprezza il verde e la natura può programmare una vacanza nei parchi di cui è ricco il nostro Paese. Per esempio, il Parco nazionale del Pollino, l’area protetta più estesa della penisola, con oltre 190mila ettari di terreno, tra Basilicata e Calabria. O quello del Gran Sasso e Monti della Laga nell’Italia centrale, che consente anche di assaggiare i prodotti enogastronomici locali, seguendo gli itinerari del gusto. Sul sito del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica si può consultare l’elenco dei 27 parchi nazionali, tra cui quello dell'Arcipelago di La Maddalena e quello dell'Arcipelago Toscano.Ci sono poi altri parchi che, pur non essendo di rilevanza nazionale, valgono senz’altro una visita. Per esempio, quello delle Madonie in Sicilia, uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del bacino del Mediterraneo, che include una fitta rete di sentieri e percorsi equestri, adatti sia a principianti sia a esperti.
5. Partire a bordo di un treno storicoLocomotive a vapore, carrozze degli anni Cinquanta, vecchie linee ferroviarie. I treni storici della Fondazione Fs italiana consentono di viaggiare indietro nel tempo in ogni angolo della penisola, attraversando montagne maestose, dolci colline, borghi nascosti. A proposito di rotaie, non si può non ricordare il Trenino rosso del Bernina, che parte da Tirano, in Valtellina, raggiunge i 2.253 metri di altezza e, dopo aver superato paesaggi da fiaba, arriva a St. Moritz. Un’esperienza speciale, perfetta anche per famiglie con bambini.
6. Navigare in barca a velaChi ama perdersi nello sconfinato blu può optare per una vacanza in barca a vela, meno inquinante della tradizionale crociera, ma altrettanto emozionante e sicuramente più dinamica. Questa imbarcazione assicura, infatti, minori emissioni, dal momento che si muove sfruttando la potenza del vento e che il sistema di propulsione viene attivato solo per le manovre di approdo. In Italia sono veramente tante le mete da esplorare via mare: tra queste, l’arcipelago delle Eolie, le isole Pontine, la costiera Amalfitana, il golfo di Orosei.
7. Immergersi nella Storia
Una vacanza tra torri e guglie, mura diroccate e stretti vicoli, da cui potrebbero improvvisamente sbucare un cavaliere o una regina. Nel nostro Paese, per fare un balzo indietro fino all’anno mille, basta scegliere una delle tante cittadine medievali che tutto il mondo ci invidia. Da Pergine Valsugana, in Trentino, con l’immancabile maniero, alla sontuosa Viterbo, con il quartiere medievale più grande d’Europa, senza dimenticare Fucecchio, Volterra, Fermo, Monteriggioni, San Gimignano, Anagni, Tarquinia, Narni e molte altre. In più, durante l’estate, questi luoghi sono spesso animati da suggestive manifestazioni, con spettacoli, mercati, giochi e tornei che ricreano atmosfere d'altri tempi.
8. Esplorare i fiumiIl turismo fluviale, molto sviluppato in Francia e in Europa, sta prendendo piede anche nel Bel Paese, che vanta oltre 1.500 chilometri di idrovie. Per un percorso fatto di silenzio e quiete, lontano dagli assembramenti, è sufficiente noleggiare una house-boat, che non richiede il permesso di navigazione, e salpare. Slow Flow, rete di operatori turistici del Veneto, organizza varie esperienze sui fiumi e nei bacini navigabili della regione. Anche in Friuli Venezia Giulia si trovano numerosi itinerari sui canali che, attraversando paesaggi naturali, approdano a straordinarie cittadine come Aquileia. Un’altra zona ideale per una vacanza tra acqua e terra è il Delta del Po, dove si può visitare il rinomato parco, un’area di 64mila ettari, in cui vivono oltre 400 specie animali e quasi mille varietà vegetali, circondate da oasi, pinete, boschi secolari.
9. Fare un’esperienza in fattoriaDal cemento che inghiotte le città alla vita all’aria aperta. Un’idea originale e sempre più apprezzata è la vacanza in campagna. Sostenibile e rigenerante, consente di contribuire ai lavori della fattoria, ricevendo in cambio vitto e alloggio.
La giornata trascorre, in pratica, a fianco del contadino, zappando la terra, accudendo gli animali, imparando a produrre il formaggio. Chi fosse interessato può trovare ottimi spunti sul sito di Wwoof Italia, associazione che mette in contatto visitatori e aziende agricole che hanno bisogno di volonterosi aiutanti.
10. Dedicarsi al volontariatoInfine, si può scegliere di abbinare la vacanza a un’attività di volontariato: è il cosiddetto volonturismo, un modo di viaggiare che può essere declinato in tante modalità a seconda del tempo a disposizione, delle proprie competenze, della meta prescelta. Si va dai progetti di pubblica utilità a quelli di assistenza all’infanzia, fino a quelli di tutela ambientale e di protezione della fauna locale. Quest’anno il Wwf propone, per esempio, campi nelle oasi di Policoro e Torre Guaceto oppure a Crotone, mentre Legambiente offre esperienze sull’Isola d’Elba, a Lampedusa o a Sinis in Sardegna. Ma sono molte le associazioni più piccole, che operano a livello locale, che hanno bisogno di una mano soprattutto nel periodo estivo.
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